Note e folkore
Infestazioni: qualora, nonostante l’applicazione dei protocolli di prevenzione e lotta, l’infestazione mantenga caratteri di elevata criticità può essere necessario rivolgersi a personale esperto, sia presso i propri Comuni che a ditte private, per indagare sulle problematiche locali.
Focolai: la rappresentazione dei focolai ricalca quella frequentemente riscontrata nel nostro territorio. In altri ambiti possono esserci situazioni particolari che richiedono ulteriori accorgimenti (ad esempio risaie e problema della O. caspius).
Prodotti: si consigliano i fruitori e gli acquirenti dei prodotti di leggere attentamente le disposizioni di utilizzo dei vari formulati acquistati e soprattutto di verificare il riconoscimento normativo rispetto alla direttiva biocidi, in modo da garantire l’efficacia e la sicurezza durante l’uso.
Rame: l’uso del rame nella lotta alle larve risulta spesso contraddittorio. La sua funzionalità è infatti molto limitata dal campo di applicazione e dai metodi ma soprattutto non esistono in commercio prodotti registrati per l’utilizzo come antizanzara.
Catambra: l’effetto repellente di questa pianta risulta ambiguo e non ci sono prove certe della sua efficacia. Al momento escludiamo sicuramente l’effetto insetticida cosi come pubblicizzato da alcuni.
Aglio e piante aromatiche: l’effetto repellente di queste piante non presenta dati certi, resta il fatto che gli oli essenziali emessi possono avere un effetto disorientante per la ricerca dei bersagli umani e animali da colpire.
Vitamine B12: anche il consumo di alimenti contenenti questa vitamina non trova un riscontro ufficiale sull’effetto repellente indotto alla pelle; siamo in attesa di ulteriori approfondimenti.
Soggettività: è un dato di fatto che molte persone risultano più colpite dalle punture delle zanzare rispetto ad altre. Tale riscontro sembra ricadere sull’emissione dalla pelle di tracce odorose più appetibili alle zanzare (ormoni, anidride carbonica, acido lattico) ma anche dalla soggettività nella percezione del fastidio indotto dalle punture.